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Odontoiatria Pediatrica (Il dentista dei bambini)

L’importanza della salute dentale è un concetto che va trasmetto ai pazienti fin da subito, fin dalla tenera età, cosicché imparino a prendersi cura dei propri denti. Anche i più piccoli devono imparare ad effettuare le procedure quotidiane di pulizia e devono abituarsi a recarsi periodicamente dal dentista. In moltissimi casi, però, sono gli stessi genitori a non dare importanza a questi aspetti, tant’è che non portano i bambini dal dentista prima della comparsa dei primi denti da latte.

Le visite odontoiatriche nei bambini vanno invece effettuate già a partire dai 18-24 mesi di vita, perché già in questo periodo possono manifestarsi dei problemi di salute orale che si spera vengano sempre intercettati con il più largo anticipo possibile.

La prima visita ortodontica per bambini

La prima visita odontoiatrica per i bambini può rivelare numerosi aspetti sulle abitudini del piccolo: un eccessivo uso del ciuccio o del biberon, così come il vizio di succhiarsi il dito possono essere abitudini viziate facilmente leggibili nella struttura orale del bambino già a 2 anni. Se individuati, questi comportamenti scorretti vanno modificati per il bene della corretta crescita dei denti del paziente. Le prime visite possono poi aiutare a capire se la formazione delle ossa facciali procede in modo corretto o se bisogna ricorrere a delle terapie di ortodonzia intercettiva (o di altro genere).

Ortodonzia intercettiva

L’ortodonzia intercettiva è una branca odontoiatrica che si occupa di correzione di piccoli difetti dentali, prima che questi si trasformino in più gravi malocclusioni. Vi si ricorre soprattutto nei bambini in fase di crescita, che quindi presentano una dentatura mista. Orientativamente, possiamo indicare come fascia d’età d’intervento quella fra i 6 e i 10 anni. Avvalendosi di apparecchi ortodontici è perciò possibile guidare la crescita delle ossa in modo corretto e contrastare l’azione di forze muscolari come la lingua che, con il tempo, sono in grado di generare numerosi problemi orali.

Ortodonzia preventiva

Si ricorre all’ortodonzia preventiva quando il problema è prettamente dentale e quando questo si limita a pochi elementi. Questo genere di terapia ha l’obiettivo di gestire nel migliore dei modi lo spazio presente nell’arcata, così da posizionare i denti in modo armonioso ed equilibrato.

Ortodonzia correttiva

L’ortodonzia correttiva si occupa di correggere malocclusioni già instauratesi nel cavo orale. Vi si ricorre in pazienti in cui si sia già conclusa la fase di sviluppo delle ossa facciali, perciò, in pazienti che abbiano almeno 12-13 anni. Mediante l’applicazione di apparecchi ortodontici (per lo più fissi) è possibile raddrizzare i denti, correggere le malocclusioni e l’errato rapporto fra mandibola e mascella. Se l’ortodonzia correttiva non riesce a correggere il difetto dentale presente, allora potrebbe essere necessario valutare l’opzione della chirurgia.

Cura dei denti: quali sono i problemi più comuni nei bambini?

I problemi più comuni nell’ambito dell’odontoiatria pediatrica sono certamente le carie (risultato di una malattia infettiva cronica orale) e gli ascessi (aree circoscritte che presentano un’infiammazione). Si tratta di problemi molto comuni, registrati tanto negli adulti quanto nei bambini, anche se in questi ultimi con maggiore incidenza.

Come si interviene in caso di carie in paziente di piccola età?

In caso di denti da latte, è importante monitorare il problema per evitare che si estenda su più elementi ma, se circoscritta, l’infiammazione dovrebbe smettere di creare complicazioni dopo la caduta del dente. Le cose cambiano se si tratta di denti permanenti: di norma, si procede con la rimozione del tessuto dentale infetto e si procede poi con l’otturazione del dente.

Vero è che la migliore arma contro le carie è sempre quella della prevenzione. Educando il bambino ad una corretta pulizia dei denti, nonché all’assunzione integrativa di pastiglie al fluoro, è possibile contrastare il problema delle carie prima che questo effettivamente si manifesti. Rimuovere tartaro e placca dopo ogni pasto è perciò la soluzione da prediligere: è importante insegnare al bambino come spazzolare i denti ed educarlo a quest’azione, che va effettuata almeno 3 volte al giorno.

Bambini e bruxismo

La visita odontoiatrica in tenera età, come già detto sopra, serve ad individuare eventuali problemi che possono manifestarsi nel piccolo e che non sono semplici da vedere se non si è degli esperti del settore. Proprio per questa ragione è bene eseguire delle visite periodiche dal dentista, il solo in grado di intercettare e curare le problematiche orali prima che diventino irreversibili.

Un problema orale difficile da cogliere per una persona non esperta è sicuramente quello del bruxismo. Il bruxismo è la tendenza involontaria a digrignare i denti mentre si dorme. Le sue cause possono essere molteplici: ansia, stress, spasmi muscolari e tanto altro. I risultati, invece, sono sempre gli stessi: denti che si consumano più velocemente e dolori alle articolazioni temporo-mandibolari al risveglio. In questi casi, la soluzione è tendenzialmente una sola: indossare delle mascherine protettive che attutiscano i colpi fra le arcate dentali durante le ore notturne. Per il bene del bambino, è poi importante affrontare con degli specialisti le ragioni scatenanti di questo comportamento.