Educatori Funzionali
Uno dei maggiori sviluppi nel settore dentistico è rappresentato senza dubbio dalla possibilità per i pazienti di intervenire sui propri sorrisi ancora prima che questi siano completamente formati, ancora prima che essi riportino dei danni o delle irregolarità problematiche e difficili da risolvere.
Le pratiche odontoiatriche di tipo intercettivo e preventivo permettono oggi di anticipare una crescita dei denti non uniforme e squilibrata, in modo che si possa evitare al paziente la necessità di intervenire in futuro con sistemi molto più invasivi ad irregolarità dentale già formata. Sui più giovani (pazienti sotto i 10-11 anni) è infatti possibile operare con delle tecniche di correzione che trovano la loro massima espressione negli educatori funzionali. Vediamo qui di seguito tutto quello che c’è da sapere sugli educatori funzionali e sul loro scopo.
Che cosa sono gli educatori funzionali?
Gli educatori funzionali sono dei piccoli dispositivi trasparenti (fanno perciò intravvedere i denti), ideali per i pazienti più giovani, comodi e facili da usare. Tendenzialmente sono in silicone e riprendono la forma delle arcate dentali del paziente (infatti vengono fatti su misura e sono strettamente personali). La loro azione correttiva consente di contrastare l’insorgenza di eventuali malocclusioni nelle arcate, così che queste possano essere eliminate prima che vadano effettivamente a consolidarsi.
Cosa si ottiene con gli educatori funzionali?
Come dice il nome, la loro funzione è educativa, quindi punta a contrastare le forze che vanno a contrapporsi alla corretta dentizione. Queste forze, all’interno del cavo orale, tendenzialmente corrispondono ad elementi quali la lingua (che molti bambini spingono ripetutamente contro gli incisivi) e il pollice (che tenuto in bocca è capace di disallineare i denti quanto il ciuccio e il biberon se usati troppo, specialmente dopo i 3 anni).
Ciò che si ottiene con un educatore funzionale è perciò un’azione contraria a queste forze, in grado di portare il morso ad una buona occlusione. Gli educatori, però, non intervengono solo sugli elementi dentali: essi agiscono anche sulle ossa mascellari, che vengono guidate nella crescita in modo che non generino problemi di respirazione durante il sonno nel bambino o altre complicazioni.
Gli educatori funzionali nell’ortodonzia preventiva e intercettiva
Gli educatori funzionali rientrano perciò nelle branche odontoiatriche dell’ortodonzia preventiva ed intercettiva.
Si ricorre all’ortodonzia preventiva quando nel paziente si registra un’alterazione dentale che interessa pochi elementi dell’arcata. Serve quindi a risolvere problemi quali lo spazio eccessivo fra un dente e l’altro o per effettuare piccole modifiche per donare al paziente un sorriso nuovo e funzionale.
Si ricorre invece all’ortodonzia intercettiva per intercettare appunto la comparsa di malocclusioni più complesse. Si opta per questa soluzione soprattutto nei bambini in una fascia d’età che va dai 6 ai 10 anni, perciò quando essi si trovano nel pieno del loro sviluppo osseo.
Qual è la loro utilità?
Gli educatori, come visto, aiutano ad eliminare l’insorgenza di malocclusioni dentali. Queste, non sono solo esteticamente poco piacevoli, ma anche parecchio problematiche da un punto di vista strettamente pratico: una malocclusione complessa può portare a dei seri problemi di masticazione dei cibi, nonché di fonazione. Le malocclusioni sono anche spesso responsabili di dolori muscolari e articolari come torcicollo, mal di testa, mal di schiena e affaticamento dell’articolazione temporo-mandibolare. Questo accade perché i colpi della masticazione non sono distribuiti in modo adeguato su tutti i denti, cosa che porta delle zone del cavo orale (nonché di parti del corpo collegate) a lavorare più di altre. Ovviamente queste complicazioni dipendono dalla gravità della malocclusione e non sempre si presentano, ma è senza dubbio meglio prevenire il problema piuttosto che curarlo.
I benefici dell’educatore
Un educatore funzionale ha perciò notevoli benefici su tutto il cavo orale e sugli apparati ad esso connessi (come ad esempio quello respiratorio). Con l’avanzare della terapia correttiva, il paziente potrà notare il raggiungimento di obiettivi quali:
- Un ottimo posizionamento della lingua su palato
- Un miglioramento nella respirazione nasale
- Una crescita corretta della mandibola
- Un miglioramento nell’allineamento dentale
Come si applicano gli educatori funzionali?
Il primo passo da effettuare prima di applicare qualsiasi tipo di apparecchio ortodontico è naturalmente sottoporsi ad una visita di controllo specialistica, mediante la quale il dentista potrà valutare la natura del problema e la situazione clinica generale del paziente. Dati questi accertamenti, si programmerà insieme al piccolo un percorso di correzione del sorriso, che appunto può prevedere l’utilizzo di uno o più educatori. I dentisti, abituati a trattare con i pazienti di giovane età, saranno disponibili a spiegare al piccolo il funzionamento della terapia correttiva con la pazienza e la gentilezza dovuta, nonché ad ascoltare le sue domane e a risolvere eventuali dubbi che naturalmente possono presentarsi nel bambino durante la visita. Una volta chiarito ogni dubbio, si procederà con la presa dell’impronta dentale che fungerà da modello per la creazione su misura dell’educatore funzionale.
Gli educatori funzionali servono solo ai bambini?
Gli educatori funzionali possono tornare utili anche quando applicati a dentature più mature, quindi anche se utilizzati da pazienti adulti. Sono ottimi specialmente per coloro i quali soffrono di continue cefalee legate ad una scorretta occlusione, nonché per chi soffre di dolori alla schiena o alle spalle (che appunto potrebbero essere collegati al modo in cui i denti sono soliti chiudersi). Si ricorre agli educatori anche per contrastare stati di stress o ansia che generano episodi di bruxismo, capaci di danneggiare la superficie degli elementi.
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