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Ricostruzione Estetica

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I denti, per quanto normalmente duri e resistenti, sono soggetti a rotture. In traumi possono essere generati da cause diverse, come ad esempio dalla banale masticazione di cibi troppo duri o da forti botte. Per fortuna, l’odontoiatria odierna ci consente di ricostruirli e quindi di porre rimedio a danneggiamenti indesiderati.

Che cos’è la ricostruzione estetica?

La ricostruzione estetica è un settore odontoiatrico che si occupa proprio di ricostruire i denti rovinati. L’obiettivo è perciò quello di ridare ai denti la loro forma naturale e di garantire loro un’estetica invidiabile. Non solo: oltre all’aspetto prettamente estetico, la ricostruzione dei denti permette anche di donare loro piena funzionalità e quindi la possibilità di svolgere al meglio tutti i compiti che di norma spettano loro.

Che cos’è la ricostruzione diretta in composito?

Fra i vari sistemi di ricostruzione, ne esiste uno definito come di ricostruzione diretta. Per eseguire la ricostruzione diretta ci si può avvalere di diversi materiali e, fra questi, anche del composito. La lega composita è costituita da materiali diversi e, nello specifico, da una resina, da un riempitivo minerale e da un agente legante. Questi tre materiali permettono di: creare una ricostruzione facile da modellare e da adattare a tutte le superfici, che aderisce facilmente e che assicura durezza e resistenza una volta asciutta.

Il materiale del composito è ampiamente utilizzato anche per le otturazioni. Vi si ricorre perché consente una resa estetica ottimale e molto fedele ai denti naturali. Presentandosi di colore bianco, è infatti preferibile rispetto alla vecchia amalgama, di colore scuro (quindi antiestetico) e anche potenzialmente tossica.

I vantaggi del composito: disponibilità di diversi colori e lunga durata della ricostruzione

Servendosi del composito, ci si assicura la possibilità di ricorrere ad una vasta gamma cromatica. Il dentista può infatti scegliere la sfumatura di bianco che più si addice al colore naturale dei denti del paziente, così da fare in modo che la ricostruzione passi del tutto inosservata. Il composito garantisce poi un altro enorme vantaggio, ossia una lunga durata di vita della ricostruzione. Se lavata quotidianamente (quindi se soggetta alle normali pratiche di igiene orali che vengono di solito eseguite sui denti), la ricostruzione in composito può durare anche oltre i 10 anni. È però fondamentale che vi sia questo requisito di base, ossia un’igiene orale attenta e puntuale.

Ricostruzione estetica con la corona dentale

Se i danni ad un elemento dentale sono molto gravi, quindi se non interessano solo lo smalto e le parti più esterne, ma anche gli strati interni (come la polpa), allora una ricostruzione in composito potrebbe non essere la scelta giusta. I denti più danneggiati, ma ancora salvabili, necessitano di essere prima curati internamente, per poi essere ricostruiti esternamente. Per tale ragione si ricorre alle corone dentali. Di solito, le corone dentali (note anche come capsule) vengono utilizzate a seguito di interventi di devitalizzazione dentale, proprio con l’obiettivo di rinforzare l’elemento danneggiato e di donargli un nuovo aspetto. Si tratta quindi di un’operazione di salvataggio, eseguita per evitare di ricorrere all’estrazione.

Com’è composta una corona dentale?

Le corone dentali presentano un’anima in metallo e un rivestimento esterno in resina o ceramica. Esistono poi le capsule metal free, quindi composte anche internamente dagli stessi materiali usati per la resa estetica esterna. La parte interna della capsula, dura e resistente, va a salvaguardare il dente danneggiato che, specialmente se devitalizzato (quindi privato degli elementi vitali), potrebbe presentarsi molto più fragile del normale. L’utilizzo della ceramica o delle resine composite permette alle capsule di ottenere un aspetto incredibilmente realistico. Una volta applicate, infatti, è difficile che vengano distinte dai denti naturali.

Qual è lo scopo delle capsule?

Lo scopo delle capsule dentali è quello di salvaguardare i denti danneggiati che però, nonostante tutto, risultano ancora salvabili da un’eventuale estrazione. Le corone agiscono perciò in termini conservativi.

Quando vi si ricorre?

Vi si ricorre in caso di: denti danneggiati da gravi carie, smalto eccessivamente rovinato, fratture, scheggiature, pulpiti, devitalizzazioni ecc.

Ricostruzione estetica con faccette dentali

Le faccette estetiche dentali sono delle sottili lamine in ceramica. Hanno uno spessore che varia dai 0,5 ai 0,7 millimetri. Tutti i modelli di faccetta sono sufficientemente larghi da coprire la superficie esterna dei denti anteriori e possono essere applicate tanto sui denti dell’arcata superiore quanto su quelli dell’inferiore. Vi si ricorre prevalentemente per rendere un sorriso esteticamente più bello e armonioso.

Possono essere applicate sui denti storti?

Le faccette possono essere applicate anche in caso di denti stori. In questi casi, oltre alla funzione estetica, assumono anche quella funzionale: permettono infatti un miglioramento della masticazione e dell’occlusione.

Come vengono applicate le faccette dentali?

Prima dell’applicazione delle faccette, il dentista provvede a limare gli elementi dentali interessati, in modo che queste protesi estetiche possano aderire ancora meglio ai denti. Durante la prima seduta si lavora anche per verificare con precisione le caratteristiche dei denti del paziente, in termini di forma, dimensione e colore, utili a creare delle protesi che siano su misura e quanto più vicine alle sembianze dei denti naturali. Pronte le faccette, sarà necessario effettuare delle prove estetiche per assicurare al paziente la migliore resa possibile. L’ultimo step è poi rappresentato dalla loro applicazione vera e propria, tramite specifiche colle odontoiatriche.

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